Ape furibonda
Monica Colombara: di me posso dire che carta e riciclo sono un po' un destino: carta perché ho lavorato a lungo a contatto con quella stampata (ho fatto per anni la libraia presso Fnac, poi è andata come è andata...) e da poco ho ultimato un corso per imparare a realizzarla artigianalmente (sarei - almeno sulla carta...scusate il gioco di parole...- una "mastra cartaia" in erba) e riciclo perché mio nonno Francesco, nonnino che purtroppo non ho conosciuto, faceva il rigattiere e nel mio DNA oltreché nel mio comportamento quotidiano c'è questa irrefrenabile esigenza di visitare i dintorni dei cassonetti alla ricerca di tesori. I lavoretti che realizzo sono perlopiù oggetti utili ottenuti da cose inutili (o non più utili) ed è mia ferma convinzione che gli esseri umani non abbiano bisogno di nulla perché tutto quello che serve è già stato prodotto e bisogna solo cercare bene. Ora non ho un'occupazione, faccio la bibliotecaria volontaria a Busalla e aspetto che il sultano del Brunei suoni finalmente al mio citofono per chiedermi di decorare una delle sue nove reggie, così potrei finalmente sistemarmi (ma prima devo riparare il citofono...).